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Patient Classes ed epilessie non controllate. Focus su cenobamato

Testata in Neurology Referenza Expert Series Anno 14 N. 4 2024 N° fascicolo Anno 14 N. 4 2024 DOI 10.57575/expser.2024.4

Patient Classes ed epilessie non controllate. Focus su cenobamato

La farmacoresistenza interessa ancora oggi un terzo della popolazione affetta da epilessia, nonostante la continua disponibilità di farmaci con meccanismi d’azione innovativi rispetto a quelli convenzionali. Tra i più recenti farmaci anticrisi (ASMs-Anti Seizure Medications) approvati per il trattamento aggiuntivo delle crisi epilettiche ad esordio focale con o senza evoluzione a tonico-clonica bilaterale§ emerge il cenobamato (CNB), farmaco dotato di un duplice meccanismo d’azione. Da un lato, CNB agisce come modulatore allosterico positivo del recettore GABAA in un sito d’azione non benzodiazepinico, dall’altro inibisce preferenzialmente le correnti persistenti dei canali del sodio voltaggio-dipendenti ed in misura minore le correnti transitorie di sodio. L’interazione di CNB con i recettori GABAA ed i canali del Na+ voltaggio-dipendenti differisce pertanto da altri ASMs e ciò potrebbe spiegare il suo ampio spettro di attività nei modelli animali di crisi focali e generalizzate, come anche la sua marcata efficacia dimostrata negli studi clinici registrativi. Rispetto agli altri farmaci anticrisi di recente introduzione (brivaracetam, eslicarbazepina acetato, lacosamide, perampanel, zonisamide), CNB ha dimostrato di essere associato a più alti tassi di libertà da crisi e di percentuali di pazienti responder, con effetti indesiderati correlati con l’incremento della dose. Tuttavia, lo schema di titolazione posologico raccomandato per CNB rende possibile una corretta gestione della risposta terapeutica, bilanciando opportunamente efficacia e tollerabilità.

Cenobamato in early add on nel trattamento delle crisi epilettiche focali non controllate: una revisione critica

Testata in Neurology Referenza Expert Series in Neurology Anno 14 N.3 2024 N° fascicolo Anno 14 N.3 2024 DOI 10.57575/expser.2024.3

Cenobamato in early add on nel trattamento delle crisi epilettiche focali non controllate: una revisione critica

L’Epilessia è una delle più diffuse patologie neurologiche croniche che colpisce circa 50 milioni di persone in tutto il mondo. I Farmaci AntiCrisi (FAC, o Antiseizure Medications – ASMs) rappresentano il cardine del trattamento e sono in grado, nei 2/3 dei casi, di impedire l’insorgenza delle crisi senza però correggere il processo fisiopatologico sottostante. Di conseguenza, le Persone con Epilessia (PcE) spesso necessitano di un trattamento anticrisi per tutta la vita. Le crisi epilettiche vengono classificate in crisi a esordio focale, a esordio generalizzato o a esordio sconosciuto, e a loro volta le Epilessie in Focali, Generalizzate, combinate Focali e Generalizzate o di tipo sconosciuto. Nonostante il crescente numero di FAC disponibili, il trattamento farmacologico è efficace nel determinare la remissione a lungo termine solo in quasi due terzi dei casi. Oltre un terzo delle PcE, invece, non riesce a controllare le crisi, presentando un’Epilessia Farmacoresistente (EFR), che nella maggior parte dei casi è caratterizzata da un’insorgenza focale.

Interazioni farmacologiche di cenobamato e relativa gestione nella pratica clinica

Testata in Neurology Referenza Expert Series in Neurology Anno 14, n. 1, 2024 N° fascicolo Anno 14, n. 1, 2024 DOI 10.57575/expser.2024.1

Interazioni farmacologiche di cenobamato e relativa gestione nella pratica clinica



Dal momento che la terapia farmacologica è quella più utilizzata nel controllo delle crisi epilettiche, rispetto ad altre modalità di cura, è fondamentale per il medico la conoscenza delle caratteristiche dei principali farmaci che intende utilizzare. Tra queste, particolare rilevanza assumono le interazioni farmacologiche, considerando che una buona parte delle persone con epilessia assume una politerapia anticrisi ovvero altri farmaci concomitanti per il trattamento di patologie comorbide o intercorrenti. Anche cenobamato, come gli altri farmaci anticrisi, ha alcune interazioni farmacologiche - ampiamente evidenziate nella letteratura scientifica - che vengono riassunte in questo articolo, ma in un’ottica più clinica che farmacologica, con la principale finalità di evidenziare le più opportune modalità di gestione delle stesse, sia per prevenire o limitare la collateralità indesiderata che per ottimizzare l’efficacia terapeutica.